Solo una insana passione per il gioco e per il mondo dei bambini può spingervi a insegnare nella Scuola Calcio.
I rimborsi sono ridicoli e non vi consentono di vivere di quello, salvo in rarissimi casi in alcune società professionistiche.
Quindi lavorate tutto il giorno, oppure studiate tutto il giorno, e poi 3,4,5 volte la settimana andate al campo sportivo e per ore cercate di tirare fuori qualcosa di positivo da bambini fra i 5 e i 13 anni.
Se lavorate con cognizione di causa, altre ore le passate a studiare come trarre qualcosa di positivo dalle sedute di allenamento: studiate calcio, vi confrontate con altri istruttori, preparate sedute, inventate o adattate esercitazioni.
Non c’è gloria. Non c’è denaro. Il lavoro che fate verrà goduto o denigrato dagli allenatori dell’agonistica.
Chiedetevi sempre “perché lo faccio?”
Io la mia risposta l’ho trovata: lo faccio perché li dentro sono felice.